Fattoretto Ulderico
1945 Aprile, Fattoretto Ulderico
(con borsa e cappello) con due clienti.
La prima cantina nelle
barchesse di Villa Badoer Fattoretto
1945 La prima cantina nelle barchesse di Villa Badoer Fattoretto
La svolta sul destino della famiglia l’abbiamo nei primi anni del 1920 allorché la famiglia Velluti propone ai mezzadri Fattoretto l’acquisto della campagna con un contratto vincolante al punto tale che il mancato pagamento di anche una sola rata avrebbe comportato la risoluzione del contratto e la perdita dei denari versati.
Iginio Fattoretto, dopo un lungo consiglio di famiglia, decide di accettare convinto anche dai figli che nel frattempo si erano inseriti nella vita economica della famiglia.
Spetta ad Ulderico Fattoretto, nato a Dolo il 24 Luglio 1902, il compito di affiancare il padre nel commercio del vino, è lui che fa da “agente” per l’azienda paterna, ampliando il lavoro con nuovi clienti e consolidando quelli già esistenti.
Andato a buon fine l’acquisto della campagna, Ulderico, che nel frattempo si era sposato con Beda Olga, decide di aumentare la gamma dei prodotti commercializzati anche agli imbottigliati.
Nascono così i primi contratti di commercializzazione con aziende come la toscana Ruffino (oggi Cantine Ruffino Spa), la veronese Anselmi (oggi Azienda Agricola Roberto Anselmi), la vicentina Zonin (oggi Casa Vinicola Zonin Spa) o la veneta Cannella (oggi Casa Vinicola Cannella Spa).
L’esigenza di una sede con magazzini più ampi unita alla necessità di reperirla nelle immediate vicinanze del Naviglio Brenta (per i trasporti) e comunque non troppo lontana dai vigneti convincono Ulderico e Olga ad acquistare Villa Badoer, nel 1945, dal barone De Chantal, i cui eredi la vendevano in quanto adibita ad ospedale militare durante la seconda guerra mondiale e quindi necessitosa di gravosi restauri.